Vico Fissale – la ricerca

Autore: Camilla Scala
Lingua: Italiano
Categoria: Romanzo

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14,90 

Categoria Author

Dettagli Libro

TITOLO: Vico Fissale - la ricerca

AUTORE: Camilla Scala

ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2024

ISBN: 978-981-17487-6-9

EDIZIONE: 2

LINGUA: Italiano

NUMERO DI PAGINE: 148

FORMATO: 13,97x21,59 cm

CATEGORIA: Romanzo

EDITORE: 1886 PUBLISHING

“Quanti eventi concorrono ad una nascita? E quante vite? E quante premature morti? I ricordi dei racconti familiari muovono una ricerca. Da essa emerge la trama di tanti destini che si intrecciano a cavallo di due secoli, fino ad una nascita. Una storia vera e verosimile, ripercorsa e ricomposta nelle sue atmosfere con gratitudine e commozione.”

Autore

Camilla Scala nasce nel 1950 a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Ha tre figli e sette nipoti. È laureata in Lettere. Ha insegnato Italiano e Latino nel Liceo Scientifico della sua città, fino al pensionamento nel 2009. Appassionata di teatro, nel 1993 fonda l’Associazione Teatro & Dintorni, la cui Compagnia teatrale, composta da giovanissimi attori, riceve una menzione speciale al “Premio Scenario” indetto dall’ E.T.I. nel 1995, con lo spettacolo “Il professore” di cui è autrice e regista. Con la stessa compagnia partecipa nel 1996 al Festival di Incontri Europei di Teatro ad Avignone, in Francia. Dal 1999 al 2002, in collaborazione con l’E.T.I. (Ente Teatrale Italiano) ha progettato, organizzato e portato a termine un “Corso di formazione attoriale” della durata di tre anni, nell’ ambito del progetto di promozione teatrale nelle “Aree Disagiate”.

Nel 2002 organizza e gestisce a C.mmare di Stabia i “Cantieri Sociali”, un progetto sperimentale della Provincia di Napoli, di intervento sul territorio per la prevenzione del disagio giovanile, tramite Laboratori artistici.

Negli ultimi dieci anni ha condotto numerosi corsi di formazione alla pratica teatrale. Ha scritto diversi testi per il teatro e ne ha curato la messinscena.

“Vico Fissale” è il suo primo romanzo.

Informazioni aggiuntive

Peso 218 g

7 recensioni per Vico Fissale – la ricerca

  1. Anna Maria Monforte

    “Vico Fissale” di Camilla Scala è un viaggio emotivo attraverso le pagine della storia e dell’anima umana. Con una narrazione che affonda le radici nell’umanità più autentica e resiliente, Camilla ci trasporta in un vicolo pieno di vita, dolore e speranza, dove ogni personaggio diventa specchio di un’esperienza collettiva che sfida il tempo. La capacità dell’autrice di intrecciare trame emotivamente dense e di sviluppare personaggi vividi e complessi attribuisce a questo libro una notevole profondità. “Vico Fissale” non è solo la cronaca di una realtà ardua, ma una celebrazione dell’indomabile spirito umano che, nonostante le avversità, trova sempre la forza di andare avanti. La storia di Maria, in particolare, è un emblema di lotta e speranza che tocca il cuore del lettore, rendendolo testimone di una resilienza che va oltre la pagina scritta. Questo libro è un inno alla vita, alla comunità e all’inesauribile capacità di amore e solidarietà che definisce l’essenza stessa dell’essere umano. Un’opera che merita di essere letta, assaporata e custodita nel profondo del cuore.

  2. Maria Voccia

    Una storia emozionante che intreccia più generazioni, con un’accattivante descrizione dei personaggi, in particolare delle figure femminili, delle quali, con delicatezza, emerge la sostanziale posizione di centralità nelle dinamiche familiari.

  3. Grazie Somma

    La forza ancestrale delle donne che affrontano la vita con coraggio e determinazione, storie di amore, sofferenza, passione, dignità, vicoli familiari che fanno da cornice al racconto, Vico Fissale ti rapisce e ti porta in un luogo ed un tempo ormai lontano, dove tutto ha senso, tutto è naturale, a tratti crudo, ma vero. da leggere tutto di un fiato!

  4. Francesca Carcaterra

    La storia parte da un travaglio, da una nascita, quella di Camilla e da lì scorre nel tempo, in un altalenare tra ieri e oggi, la storia delle famiglie Scala – Perugini a Scanzano, frazione di Castellammare di Stabia. I personaggi animano e vivono nel Vico Fissale, l’architettura delle case prende forma nel brusio e nel viavai quotidiano. Le storie, soprattutto di donne forti e autentiche colorano le giornate e le vicissitudini della piccola frazione e del piccolo Vico. Vico Fissale è un posto preciso a Scanzano ma nella lettura diventa il Vico di ognuno di noi, dove si sono lasciati cuore e ricordi. Camilla lo racconta in maniera viva e precisa.

    La scrittura sempre vivace e di bella penna,che non scende mai di tono, incatena la mente nella lettura mentre si dipanano sotto gli occhi di “chi vede” le storie di Peppino, di Maria, di Palma, di Maria Catella, in un arco temporale che abbraccia la fine dell’Ottocento fino al 1950. Le carrozze, il vinaio, il corredo, l’istruzione, il matrimonio, sfondi sociali in un mondo che fu e che in parte ancora è.
    La mammana, il dottore, la stanza, l’acqua calda riportano alla mente episodi vissuti, lontani nel tempo, al tempo di bambina che ero. Emozionano e avvincono, senti il profumo, il sussurro del tempo. Camilla Scala lo racconta come fosse ora, “comm’ foss’ mo’ mò!”.

    Il vagito finale scatena l’emozione più grande in tutto il Vico, in trepidante attesa. Il dottore ha fatto quello che andava fatto! Camilla è nata, dicono che è brutta ma già quel vagito annuncia che sarà una grande voce, che darà voce. Ma come lei stessa chiude “la stesura di questo romanzo breve”, questa è un’altra storia.

    Sempre più convinta che sicuramente la matematica non è un’opinione ma chi ha il dono delle “lettere” lancia dardi nella mente, nel cuore e nell’anima di chi li riceve. Basta solo saper accogliere.
    Felice lettura

  5. Annamaria Amoroso

    “VICO FISSALE” di Camilla Scala è un romanzo che cattura sin dall’inizio; il racconto si apre con una situazione di attesa: una giovane sta per partorire, intorno a lei tutte le donne del vicinato insieme alla “mammana”, in una catena di corale solidarietà si adoperano per aiutarla come meglio possono. Par di sentire le loro voci che con trepidazione si rincorrono e si accavallano nel Vico per una faccenda di cui solo le donne intuiscono il pericolo se non arriva un medico. L’attesa della nascita è il nodo centrale, il filo conduttore da cui si dipana la storia intrecciata di due famiglie in cui le alterne vicende in luoghi vicini e lontani creano speciali coincidenze di anime, come tra i due giovani che si sposano o tra lo stesso suocero e il genero, così la Scrittrice – “…erano entrati in contatto da subito: per Peppino il suocero era l’interlocutore che non aveva mai avuto,don Camillo vedeva se stesso giovane nel genero.”

    Molti sono i personaggi che vivono nel racconto giovani, vecchi, bambini, bambine, su tutti dominano le donne capaci di proteggere, organizzare, intuire, orientare, anche gli uomini di casa.
    La seconda guerra mondiale è terminata da alcuni anni, si vive con poco se non in miseria, ma con tanto cuore, la gente si industria, è l’epoca in cui alcune donne danno latte ai bimbi delle mamme che ne hanno poco, si partorisce in casa nelle quali c’è solo l’essenziale. Dal contatto quotidiano e dal bisogno di amare nascono unioni e bambini che allentano i freni della morale dei tempi passati.

    Il ritmo della narrazione è vario e duttile: si colora nel linguaggio degli affetti, nell’uso del
    napoletano che, con vivacità teatrale rende il dinamico “da fare” delle donne e la variegata vita delle persone del Vico fissale, identificate dai soprannomi.

    Vico Fissale è un romanzo breve, denso di umanità, caratterizzato da una struttura circolare, in cui il tema della nascita si intreccia con la morte di alcuni personaggi e concorre al fluire della vita umana,
    che con i cambiamenti di epoche e luoghi, come un nastro di Moebius si svolge all’infinito. Ed è storia che appartiene a chi nasce.

  6. Giuliana Caso

    Camillo, austero e marziale in divisa, Nannina innamorata e schiva, la bellissima Palma, Lore la tedesca, e Maria, Maria la bella, che vive in due stanze di Scanzano con il suo ricco corredo e una nuova e diversa vita davanti a sé.
    Io i protagonisti di Vico Fissale li ho proprio visti, li ho seguiti muoversi davanti a me, ho toccato il vestito di mussola di Palma appena sbarcata alla stazione di Napoli che splendeva di vetri e decori liberty, ho sentito lo scoppio delle battaglie della guerra di Peppino, ho sofferto per le mancate gravidanze di Maria Catella e mi sono dispiaciuta per il ridimensionamento della Ditta Scala.
    La storia delle famiglie Scala e Perugini, una storia di uomini, donne, paesi e città, rimanda a un ‘come eravamo’ di un secolo fa, racconta vicende umane dove lo sfondo storico disegna ambienti e atteggiamenti, rovinose cadute e tenaci riprese; le persone che vivono nel romanzo sono una e tante, individui e moltitudine, interpreti della storia di cento anni quando per alcuni la vita era più dolce di adesso, ma per molti era fatica e sudore.
    Con Camilla Scala guardiamo tutto questo da una angolazione privilegiata: un piccolo paese ma anche una grande città, un dopoguerra dove sembrava che tutto fosse possibile, dove si intrecciano le storie di due famiglie ma anche di un luogo che è anch’esso protagonista. È Scanzano, zona collinare della città di Castellammare di Stabia, un tempo, insieme con il centro antico, luogo di palazzi nobiliari e cadenti stalle, di ampi giardini adiacenti a modesti cortili.
    Da questo ‘piccolo mondo a parte’ si dipana la storia di Peppino e Maria, così diversi tanto da essersi scelti; della loro storia conosciamo solo la paura di una notte di travaglio.
    Da qui, srotolando gli anni all’indietro, partiamo alla conoscenza della ricca storia delle rispettive famiglie.
    “Vico Fissale” è un gioiellino, dove anche l’uso di un linguaggio essenziale e poco aggettivante contribuisce alla piacevolezza della lettura, non solo per chi quei luoghi li conosce o li abita, ma anche, e forse soprattutto, per chi li vuole conoscere.
    Farlo attraverso il racconto della Scala è un’opportunità da non perdere.

  7. Laura Vitiello

    Vico Fissale è un romanzo che cattura l’attenzione per la sua esplorazione delle dinamiche di una piccola comunità urbana (Scanzano) e delle vite intrecciate dei suoi abitanti. Prende spunto dalla volontà di raccontare una storia familiare dei primi del novecento che incrocia le storie di diversi personaggi ognuno con la propria complessità, rivelando come le loro esistenze si intersechino in modi inaspettati. Uno degli aspetti distintivi del libro è la profondità dei personaggi. La trama si sviluppa con una tensione sottile ma costante, con momenti di introspezione che si alternano a colpi di scena ben orchestrati. In altre parole “Vico Fossale” è un romanzo che colpisce per la sua narrativa coinvolgente e la sua capacità di esplorare profondamente le dinamiche umane. Camilla Scala si distingue per la sua capacità di dare vita a personaggi complessi rendendo il libro una lettura consigliata a chi cerca storie che siano intime ma allo stesso tempo universali

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